Mi ha chiesto un appuntamento perché dopo alcune relazioni sentimentali finite bruscamente ha incontrato quello che definisce “l’uomo della sua vita” ma è logorata da alcuni dubbi al riguardo. Mi racconta infatti che dopo alcuni mesi in cui la relazione andava per il meglio, da qualche tempo non fanno che discutere e litigare.
Quando la danza di coppia è armoniosa e fa sentire i partner in sintonia e quando invece la relazione diventa logorante e fonte di sofferenza? Come possiamo capire se la nostra unione di coppia funziona? Cosa dice la psicologia di coppia a riguardo?
Per capire se una coppia ha un buon funzionamento ed è capace di affrontare le sfide della vita, è necessario osservare alcuni aspetti. La coppia che funzione ha:
John Gottmann nel 2013 ha pubblicato L’intelligenza emotiva per la coppia, un libro di successo nel quale sostiene che la comunicazione, il dirsi tutto tra i partner in ogni minuto e le differenze di opinione non sono così determinanti da garantire il successo e la riuscita di un rapporto di coppia. Sostiene inoltre che la maggior parte dei conflitti presenti nella coppia non siano risolvibili oppure che in una coppia felice e soddisfatta molto frequentemente i sentimenti più profondi non vengono espressi.
Gottmann mette in evidenza come la tenerezza e la stima siano due degli elementi più importanti di un amore a lungo termine mentre al contrario il disprezzo e il disgusto portano inevitabilmente alla rottura.
Inoltre è fondamentale la capacità di creare tempo da vivere insieme in modo da favorire l’intimità.
Infine il saper definire e circoscrivere i conflitti e non allargarli a macchia d’olio. Le divergenze più profonde hanno origine dalle nostre parti più istintuali come ad esempio le nostre famiglie d’origine, i soldi, il sesso… la capacità di limitare e definire i conflitti nel “qui e ora” è una grande risorsa e indicatore di maturità. La trappola fondamentale in cui molte coppie cadono consiste nel non circoscrivere la discussione e il confronto ad un contenuto specifico emerso, ma di generalizzare la situazione critica trasformandola in un attacco diretto al partner o rivangando vecchie ferite sulla relazione di oggi.
Se immaginiamo il rapporto di coppia come un viaggio che intraprendiamo insieme al nostro partner e partiamo con “le valigie piene” dentro di noi (interessi, serenità, curiosità, progetti…) avremo molto da dare al partner. Ma se cerchiamo qualcuno che le riempia, saremo portati a ricercare nella relazione sentimentale la soddisfazione di quei bisogni che pensiamo non siano stato soddisfatti in pieno (essere amati, accuditi, riconosciuti, stimati…). Sentire di avere qualcosa da rivendicare, rischia di porci continuamente nella relazione di coppia nella posizione di chiedere più che di offrire.
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