Psicologo, psicoterapeuta e sessuologo a Cento e Mirandola

La storia di Luisa e Giovanni

"Nei racconti i nomi sono inventati e alcuni dettagli sono stati modificati al fine di non rendere riconoscibile la persona e tutelarne la privacy"
Questa è la storia di Luisa e Giovanni, una coppia di giovani che stanno insieme da poco più di un anno. Luisa, 32 anni, è una consulente assicurativa con una carriera professionale già ben avviata. Ha grandi occhi castani e un sorriso perfetto. Le presentarono Giovanni ad una festa. Giovanni, 36 anni, a sua volta è un giovane attraente, alto, dalla voce dolce,originario della Calabria, lavora come insegnante di italiano alle scuole superiori.

I due formano una coppia molto unita, eppure Luisa si sente sempre più a disagio con Giovanni e non a torto, poiché nel corso dei primi incontri di psicoterapia di coppia emerge che la loro relazione sta attraversando un momento di crisi dovuto ad una forma di ricatto morale.

Giovanni vuole qualcosa da Luisa. Accenna al fatto che poiché passano molto tempo insieme, potrebbero anche andare a vivere insieme. “Praticamente vivo già qui” lui le dice. “Rendiamo la cosa ufficiale”. L’appartamento di Luisa è molto grande e la metà delle cose di Giovanni sono già lì, come lui sottolinea, quindi il trasloco è già avvenuto.
Luisa non si sente a suo agio all’idea di abitare con Giovanni ed esprime il suo disaccordo dicendogli che non è pronta ad affrontare quel cambiamento. Gli vuole molto bene, ma desidera che lui continui ad abitare a casa sua.

Nel corso della seduta quando Giovanni vede che Luisa non gli dà la risposta desiderata, non cerca di comprenderne i sentimenti. Piuttosto la spinge a cambiare idea. Da principio agisce come se fosse disponibile a discuterne con lei, ma la discussione diventa un monologo e si trasforma in una conferenza. Giovanni trasforma l’opposizione di Luisa in un sintomo delle mancanze di lei e allo stesso tempo presenta i propri desideri e le proprie richieste in termini positivi: “Io voglio il meglio per noi. Non voglio nulla da te.

Quando due persone si amano vogliono condividere la loro vita. Perché tu non vuoi farlo? Se tu non fossi così egocentrica potresti sforzarti di aprire i tuoi orizzonti almeno un po'”.
Poi Giovanni mette in azione il suo fascino e chiede: “Non mi ami abbastanza da volermi sempre qui con te?” aumentando la pressione psicologica ed emotiva e insistendo con aria innocente sul fatto che vivere insieme migliorerebbe la relazione e aumenterebbe l’intimità tra loro.

Giovanni, poiché continua a scontrarsi con l’opposizione di Luisa, la informa che se non farà quello che lui vuole, dovrà affrontarne le conseguenze. In genere i ricattatori minacciano di far soffrire o rendere infelice il loro bersaglio. Oppure possono farci sapere quanto male stiamo facendo loro. O ancora, possono tentare di corromperci con le promesse di quello che ci daranno, o di quanto ci vorranno bene se cediamo alle loro richieste.

Giovanni attacca Luisa con minacce velate: "Se tu non vuoi fare questo per me, dopo tutto quello che c’è stato tra noi, forse è meglio se iniziamo a frequentare altre persone”. Giovanni non minaccia in modo diretto di porre fine al loro rapporto, ma certo è un’implicazione che Luisa comprende benissimo e ne è turbata. Luisa non vuole perdere Giovanni e nonostante continui a sentirsi a disagio all’idea che si trasferisca a casa sua, si dice che forse ha sbagliato a rifiutare. Luisa e Giovanni parlano solo in modo superficiale delle preoccupazioni di lei e Giovanni non si impegna in alcun modo per tentare di placarle, è completamente focalizzato nel raggiungere il proprio obiettivo.

Dopo due mesi di pressioni e ricatti morali l’opposizione di Luisa cessa e Giovanni si trasferisce a casa sua. Ottenuto ciò che voleva Giovanni toglie la pressione e la relazione di coppia sembra stabilizzarsi. Giovanni ha capito che mettere Luisa sotto pressione e farla sentire colpevole è un modo efficace per ottenere quello che vuole. Luisa ha visto che il modo più rapido per far cessare le pressioni di Giovanni consiste nel cedere per poter riguadagnare il suo amore e la sua approvazione. Luisa tuttavia si sente ancora più a disagio, in particolare con se stessa, per come si sono svolte le cose. Questo è il motivo per cui ha deciso di iniziare un percorso di psicoterapia.

Il ricatto morale

Quando il ricatto morale inizia a infiltrarsi in una relazione, si avverte un drastico cambiamento di atmosfera all’interno della coppia, il clima si fa gelido e le persone coinvolte perdono molta della flessibilità che normalmente permette di attraversare senza troppi problemi le situazioni più difficili.

I sintomi del ricatto morale sono chiari ma spesso ci ritroviamo immersi completamente in un ricatto prima di accorgerci di quello che sta succedendo. Ciò accade almeno in parte perché il ricatto morale non è altro che l’estremizzazione di un comportamento che incontriamo di continuo nelle relazioni interpersonali: la manipolazione.

È importante riconoscere un ricatto morale e comprendere le intenzioni e i fini che si nascondono dietro al comportamento di una persona.
Nella coppia quando un partner desidera davvero risolvere un conflitto:

  • discuterà con voi in modo sincero dei motivi di attrito tra voi due
  • cercherà di scoprire i vostri sentimenti e le vostre preoccupazioni
  • vorrà sapere perché vi opponete ai suoi desideri
  • accetterà la propria parte nella genesi del conflitto

Al contrario se lo scopo principale del partner è vincere:

  • cercherà di controllarvi
  • ignorerà le vostre proteste
  • insisterà che il suo carattere e le sue motivazioni sono migliori dei vostri
  • eviterà di prendersi qualsiasi responsabilità per i problemi sorti tra voi
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Dott. Marco Lodi

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