Psicologo, psicoterapeuta e sessuologo a Cento e Mirandola

Come scegliere lo psicologo

Scegliere lo psicoterapeuta adatto a te

Ecco alcune linee guida su come scegliere lo psicologo in maniera ragionata e sentita, una attività che richiede un po' di impegno ma che sicuramente vi sarà utile.

Psicologo Psicoerapeuta e Sessuologo a Cento e Mirandola

Come scegliere lo psicologo: uomo o donna

Il sesso del terapeuta è una questione importante. Spesso le persone sanno intuitivamente se preferiscono lavorare con un terapeuta uomo o una terapeuta donna. Questo tipo di scelta ha a che fare con la propria storia di vita ed è una scelta che merita un pò di tempo per rifletterci su. In ogni caso non è utile che sia l’unico criterio su cui operare una scelta, ricordate sempre che a volte può essere utile uscire dalle proprie zone di confort.

Costi psicologo

L’aspetto economico è sicuramente un elemento di cui tener conto nella scelta del terapeuta tuttavia personalmente non risparmierei sul costo seduta psicologo. Questo perché i vantaggi che una psicoterapia apporta hanno un valore economico nel lungo termine. Molte scelte sbagliate – sul lavoro, nella vita sentimentale, nel rapporto con i figli o con i genitori – vengono evitate da una persona che ha ritrovato il proprio benessere ed equilibrio psicologico. Quindi non è detto che economico sia equivalente a preferibile.

La vicinanza da casa o dal lavoro

L’ubicazione dello studio del terapeuta è sicuramente un fattore importante nella scelta del terapeuta. Tuttavia non privilegerei la vicinanza rispetto ad altri fattori, quali la competenza del terapeuta, l’approccio che segue e la relazione di fiducia.

È meglio fare un’ora di macchina per raggiungere il terapeuta giusto per sé, che accontentarsi di un terapeuta meno adatto che però si trova a soli 5 minuti da casa. Nel corso della mia attività professionale ho inoltre notato che il tragitto percorso per raggiungere e lasciare lo studio del terapeuta rappresentano dei momenti preziosi di riflessione: per prepararsi alla seduta – prima – e per assimilare gli apprendimenti maturati durante la seduta – dopo.

Il primo passo: raccogliere i nominativi

Il primo passo consisterà nel raccogliere alcuni nominativi di terapeuti. Per raggiungere questo scopo tutti i canali sono validi: il passaparola della persona amica o del conoscente, il consiglio del medico di base, la ricerca su Internet.

Il passaparola

Spesso si chiede un consiglio a parenti, amici o conoscenti quando si cerca un nuovo fornitore, un meccanico, dove comprare il computer o un ristorante in cui andare a cena fuori. Si ricorre quindi all’esperienza di altre persone.

Anche nella ricerca di un terapeuta, una buona strategia è quella di chiedere alle persone di propria fiducia, che sono o sono state in passato in psicoterapia, come si trovano o come si sono trovate con il proprio Psicoterapeuta. In caso di valutazione positiva riflettete se quello specialista potrebbe essere utile anche al caso vostro e per quale motivo, quindi effettuate la vostra scelta.

In alcuni casi è il Medico di base che consiglia un percorso psicoterapeutico al proprio paziente. Talvolta il Medico arriva ad indicare un determinato Psicoterapeuta di fiducia. Questo è un bene, ma ricordate sempre che siete voi che avete il diritto di valutare se il professionista indicato faccia al caso vostro. E’ il paziente che decide se il terapeuta va bene per lui, non il terapeuta né tantomeno il Medico di base.

La ricerca su Internet

Esistono molti siti che permettono di individuare i professionisti della salute su base territoriale. Cercate uno Psicoterapeuta in una data città ed ecco un elenco di 10 Psicoterapeuti! Consiglio: selezionate i professionisti che abbiano una consolidata esperienza alle spalle e che spiegano il modo in cui lavorano e l’etica che li guida, piuttosto che quelli che cercano di “vendersi”.

Il secondo passo: la prima telefonata

Una volta trovato il nominativo è arrivato il momento di prendere in mano il telefono.

Una cosa più facile da dire che da fare ma un passo importante nel percorso di cambiamento.

La prima telefonata non è l’occasione per raccogliere molte informazioni. Di solito è un contatto breve che rimanda la conoscenza vera e propria al momento dell’incontro dal vivo.
È normale essere nervosi durante questa prima telefona ma credo sia utile rimandare ogni valutazione al momento del primo appuntamento.

Il terzo passo: la fase di consulenza

Ritengo sia utile prima di iniziare un percorso di psicoterapia effettuare almeno 3 incontri di consulenza, ovvero una fase di conoscenza della persona, del problema o del disagio su cui il paziente vorrebbe lavorare, dei suoi vissuti e della sua storia di vita. In sostanza nel mio metodo io dedico i primi 3 incontri alla elaborazione e condivisione di un progetto terapeutico individuale. Al termine dei 3 incontri, se valuto che ci siano le giuste condizioni e le adeguate motivazioni si inizia la psicoterapia vera e propria

Durante questi 3 incontri si ricevono tantissime informazioni di tipo verbale e di tipo non verbale. E’ bene tenersi svegli e prendere nota di tutto ciò che avviene. Come ci si sente durante l’incontro? E subito dopo?

E’ il momento di porre le domande eventualmente preparate in precedenza: da quanto tempo pratica la psicoterapia? Ha avuto altri pazienti con un problema simile al proprio? Quali sono le sue specialità?

Una domanda importante riguarda il fatto se il terapeuta ha effettuato uno psicoterapia personale su di sé. Potrebbe sembrare banale, ma vi sono dei percorsi formativi che non prevedono la terapia personale del terapeuta. A mio parere è invece un punto molto importante e consiglio vivamente di intraprendere un percorso terapeutico con un professionista che abbia fatto un lavoro terapeutico su di sé.

Durante questo incontro occorre raccogliere le informazioni di natura amministrativa: i costi, i tempi previsti, le condizioni di pagamento, le regole per le assenze e le disdette.

Ciascuno ha i suoi propri dubbi, quindi il mio consiglio è di fare tutte le domande necessarie.

Il quarto passo: la scelta

Dopo i primi 2/3 incontri di conoscenza è bene riflettere. Potreste ad esempio chiedervi:
  • Mi sento abbastanza a mio agio con questo psicoterapeuta? Sentirsi completamente a proprio agio non è auspicabile, una psicoterapia non è la stessa cosa che prendere un caffè con gli amici.
  • Mi sento ascoltato da questo psicoterapeuta? Quanto tempo ha parlato lui e quanto tempo ho parlato io? Specie durante le prime sedute il terapeuta dovrebbe porre molte domande per comprendere la natura del problema del paziente.
  • Lo psicoterapeuta ha sufficiente esperienza per aiutarmi?

Talvolta succede che durante i primi incontri si sia certi di aver incontrato lo psicoterapeuta giusto: un colpo di fulmine!

Altre volte la scelta non è così facile. Potrebbero volerci alcune sedute prima di arrivare ad una decisione, mentre si è in preda ai dubbi. Vi consiglio di non avere fretta di andarvene. Ad esempio, il desiderio di non tornare più potrebbe nascondere la paura di non voler affrontare la psicoterapia e l’impegno emotivo, economico e di tempo che la psicoterapia comporta. E’ utile quindi rifletterci su discutendone apertamente con lo psicoterapeuta.

Chi trova il terapeuta giusto per sé, trova un tesoro!

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A tAnte domande
diverse risposte
Il percorso insieme
dipende da tanti fattori

Dott. Marco Lodi

Psicologo, psicoterapeuta
Sessuologo clinico
+39 347 011 3541
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