Eleonora e Roberto si sono presentati nel mio studio raccontandomi dei problemi di eiaculazione precoce di lui. All’inizio degli incontri di coppia sembrava essersi instaurata nella coppia stessa una dinamica piuttosto tipica in cui lui vuole fare l’amore quando e quanto vuole e rapidamente mentre lei esprime dolori collegati alla penetrazione perché non ne può più dei suoi modi sbrigativi e frettolosi. In realtà con il progredire del percorso di psicoterapia sono emersi problemi più profondi da parte di entrambi.
Eleonora è una donna di circa 35 anni dai modi eleganti e raffinati, di rara bellezza, eppure ha bisogno di continue rassicurazioni sul suo aspetto fisico. Il piacere agli altri e il sedurli le è funzionale per compensare una antica e profonda mancanza di fiducia in sé stessa. Per questo motivo il modo di fare di Roberto che non la bacia e non la abbraccia più da molto tempo, le procura una forte tensione emotiva ed uno stato di profonda prostrazione. Eleonora in quel momento non si sente amata ma usata dal marito.
Roberto dal canto proprio è inizialmente ostinato nel considerare la quantità dei rapporti sessuali sinonimo di qualità e soddisfazione.
La sua eiaculazione precoce non ha origine da un vissuto di ipereccitazione ma da un misto di smania e rabbia espresse in modo irruento e pulsionale.
Roberto comunque quanto è impulsivo nella sessualità, tanto è rapido ed efficiente nel lavoro: conduce con profitto e soddisfazione una fiorente impresa a conduzione familiare fondata dal nonno paterno e si dimostra ogni giorno capace di intuito, solerte e combattivo negli affari.
Sono stati proprio questi aspetti del carattere ad attrarre Eleonora, che tende a nutrire una profonda ammirazione verso quegli uomini capaci di una carriera professionale brillante e veloce.
Nel corso dei colloqui emerge infatti che il padre di Eleonora sia stato un imprenditore dalle alterne fortune, frequentatore dei tavoli da gioco su cui ha perso cifre considerevoli e di belle donne che corteggiava incessantemente.
Probabilmente per contrasto Eleonora ha cercato in Roberto la sicurezza e la solidità economica e la forza del carattere. Ma dopo alcuni anni di matrimonio il castello di sabbia che avevano costruito ha iniziato progressivamente a cedere, non solo in camera da letto.
Infatti anche in azienda Roberto ha iniziato ad avere difficoltà e battute d’arresto.
Il suo malessere è stato compensato con un aumento del consumo di sigarette, fumate nervosamente una dietro l’altra.
Infine con la stessa rabbia e voracità ha iniziato a mangiare e dopo un anno esatto dai primi indicatori del peggioramento del suo stile di vita è stato colpito da un infarto.
Roberto nel corso della psicoterapia è riuscito a ripensare alla propria vita e ai ritmi frenetici che adottava e questa nuova tranquillità ha permesso anche a Eleonora di ritrovare i tempi del proprio desiderio sessuale.
L’intesa tra Eleonora e Roberto è stata ritrovata solo quando ognuno è stato in grado di riconoscere che l’altro è altro da sé.
Prima della psicoterapia non veniva espresso un amore maturo e consapevole ma solo distruttività e aggressività in quel bisogno di fusione che lui esprimeva in modo divorante e lei con modalità più dipendenti e regressive.
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